CANTO LA MIA MALATTIA
Pubblicato da Lucio Perrone in Arte e Cultura · 10 Dicembre 2023
Tags: rap, musica, parkinson, disabilità, mamma, canzoni
Tags: rap, musica, parkinson, disabilità, mamma, canzoni

Inizialmente l’allora mio medico di base, Giancarlo Colombo, mi disse che poteva essere la tiroide, ma non ottenendo benefici dalla cura decise di mandarmi da un neurologo.
Così riuscii ad ottenere un appuntamento in tempi rapidi a Cunardo presso la casa di cura “Le Terrazze” dove lo specialista mi consigliò subito una TAC al cervello e un DATSCAN celebrale, perché sospettava un Parkinson, malattia di cui non sapevo nulla, ma che mi fece molta paura tanto che scoppiai a piangere nello studio del medico.
Successivamente, nell’ attesa dell'esito di quest’ esame, iniziammo a cercare di prenotare una nuova visita medica neurologica, ma i tempi erano lunghi, così ci rivolgemmo privatamente ad uno specialista il quale, vedendo il responso degli esami, ci confermò che purtroppo che si trattava di malattia di Parkinson. Quel giorno nel suo studio fu terribile, le lacrime scendevano da sole in abbondanza.
Grazie all’aiuto di mio figlio e con delle ricerche andai subito in cura dal dottor Giulio Riboldazzi, neurologo prematuramente scomparso, il quale mi inserì tra i pazienti cronici della struttura “Fondazione Gaetano e Piera Borghi” di Brebbia e che devo dire mi aiutò tantissimo con la sua umanità, dolcezza e professionalità.»
Sono Lucio Perrone, in arte Giostra, e sono per passione un rapper e un attore del luinese. Fino ad ora ho scritto di persone delle nostre zone, raccontandovi le loro storie e le loro passioni ma oggi vorrei parlarvi della mia famiglia.
Oggi infatti scrivo la storia de La Mamma Park, pseudonimo di Lucia Antonaci, residente a Luino, ma originaria di Galatina in provincia di Lecce, la mamma Park, è mia madre
La storia inizia con una notizia molto triste, nonostante ciò la nostra protagonista è una persona che non si perde mai d' animo e con il mio aiuto ha realizzato il sogno di scrivere e cantare una canzone come lei stessa conferma: «non ho grandissime doti canore, ma sogno di cantare fin da quando ero una ragazzina e grazie a mio figlio ho realizzato questa canzone»
Il brano è un classico rap, su una strumentale già nota agli addetti ai lavori poiché il brano non è assolutamente a scopo di lucro come spiega Lucia:
«Con questa canzone non ho sicuramente l'obiettivo di avere un ritorno economico, ma bensì raccontare la mia situazione in maniera allegra, con meno pesantezza e soprattutto far capire a chi mi guarda che, nonostante le mie difficoltà, anche io ho un cuore e dei sentimenti come tutte le persone di questo mondo per cui vorrei essere considerata una persona normale”.
Il brano infatti, è uno storico delle giornate della nostra “atipica rapper” raccontate in maniera spensierata e divertente, ma anche con un grande spirito di lotta nei confronti della malattia come riportato nel verso: “ma io lo combatto, lo sfido” e l’appello del ritornello: “portate pazienza se non cammino nel migliore dei modi, la mia muscolatura è po' rigida e compromessa»
Dopo la registrazione del brano, la mia simpatica mamma ha deciso di di fare anche le riprese del video e, nonostante le fatiche che ha dovuto affrontare a causa dei limiti fisici causati dalla patologia, si è comunque divertita. Per nulla scoraggiata dalla sfida appena affrontata spera di ripetere l'esperienza con nuove canzoni, magari in compagnia di qualche altro paziente del gruppo “amici Parkinson” che ha creato assieme ad altri pazienti durante i suoi ricoveri a Brebbia. Conclude infatti la sua intervista dicendo: «ho tante amicizie con il mio stesso problema, sono persone che amano cantare e magari in futuro si potrà pensare di fare qualcosa tutti assieme per darci forza.»
Potrete trovare il brano su youtube al seguente link: