CALCIO E MATERNITA' - Tuttoalcontrario

logo del blog
il BLOG
DI costume
Vai ai contenuti

CALCIO E MATERNITA'

Calcio
Ho voluto, per l’imminente festa della mamma affrontare un argomento che sancisce l’unione tra l essere mamma e l essere calciatrice professionista. Essere madre e atlete professioniste è stata dura, per tutti risultava inconcepibile. E fino al 19 novembre 2020 lo era anche per le calciatrici, ma finalmente la svolta è arrivata: la FIFPRO e la FIFA hanno introdotto nuove tutele per le donne che militano nel calcio. Dal 1 gennaio 2021 alle calciatrici è stato garantito un minimo di quattordici settimane di congedo per maternità, almeno 8 delle quali dopo il parto e un indennizzo pari ad almeno due terzi dei compensi previsti in precedenza. Si può dunque essere calciatrici, madri, atlete professioniste e mamme senza dover rinunciare alla propria professione. Le calciatrici avranno inoltre il diritto di rimanere tesserate con la loro società di appartenenza durante il periodo di maternità. Nel caso in cui, poi, nel corso della maternità, la società dovesse decidere di rescindere il contratto, dovranno motivarlo in maniera valida e dettagliata e dovranno risarcire la giocatrice per sei mensilità. Questi nuovi regolamenti andranno a integrarsi anche nel percorso che il calcio femminile sta facendo in Italia, quando nella stagione 2022/23 verrà riconosciuto lo status di professioniste alle giocatrici, avvicinandosi sempre più a quelle che sono le reali esigenze dello sport al femminile. Un esempio su tutte quelli di Alice Pignagnoli calciatrice professionista che ho avuto la fortuna di conoscere professionalmente e privatamente. Una donna forte e determinata che si è battuta contro i pregiudizi che non la volevano madre e calciatrice; licenziata in gravidanza, incomincia a dar voce al cambiamento nel calcio femminile, italiano e non solo. La giovane portiera è diventata famosa presenziando in oltre 250 partite di serie A e B, tra cui Milan, Napoli, e vincendo la super coppa italiana con il Torres. Laureata in comunicazione, ha documentato la sua esperienza e quello che secondo lei dovrebbe essere la vita di un atleta incinta. L’esempio di come non arrendersi per continuare a giocare e di come nessuna giocatrice dovrebbe mai subire uno svantaggio a causa di una gravidanza. Amore, passione, sacrificio, e determinazione tutte qualità che contraddistinguono l esser e madri e l essere calciatrici, allora perché di questo connubio non poter far ciò che ogni madre fa con i propri figli e ogni calciatrice fa con il proprio lavoro? ... Creare un progetto di vita privata e professionale, una continuità che vada oltre i pregiudizi, perché essere madre è un valore aggiunto ad una carriera calcistica e viceversa. Ricordiamoci che, nonostante il calcio sia uno sport considerato prettamente maschile, sempre più donne iniziano a farne parte e non solo nel rettangolo di gioco, ma presenziano anche con ruoli dirigenziali e questo vale per tutti gli sport.
Lo sport non fa distinzione di sesso, è anche rosa e non dovrebbe servire una giornata internazionale per ricordare l’importanza e il valore delle donne in queste realtà. BUONA FESTA DELLA MAMMA A TUTTI
Created by Roberta Rossi
TUTTO AL CONTRARIO
Cell. 3513244861
e-mail: redazionetuttoalcontrario@gmail.com
DI costume
il BLOG
Torna ai contenuti